INTRODUZIONE
Le idee che hanno motivato questa tesi nascono dal riconosci-mento
di strette analogie tra l'opera dell'artista grafico olandese
M. C. Escher (1898-1972) e la struttura presente nei brani musicali.
In par-ticolare le sue numerose divisioni regolari del piano o
tassella-zioni presentano delle precise relazioni di simmetria
simili a quelle che da sempre sono state applicate a brani musicali,
sia su semplici pattern melodici che nella struttura generale.
Si sono cercate quindi le strade migliori per associare in modo
automatico i diversi aspetti delle simmetrie nei due campi.
Il lavoro è stato diviso in due parti: una sezione teorica,
con lo studio delle esistenti classificazioni di tassellazioni
e considerazioni sulle diverse modalità di associazione
delle strutture presenti nelle o-pere grafiche e musicali; ed
una implementativa, consistente in un programma chiamato Temper
(TEssellating Music PERformer) che permette di generare sequenze
musicali associate a trasformazioni di tassellazioni.
Base teorica
Una tassellazione è una partizione del piano in insiemi
connessi di punti; dal punto di vista grafico il piano viene suddiviso
in più figure senza "vuoti", ovvero con i contorni
combacianti. Sono state prese in considerazione solo le tassellazioni
isoedriche, in cui tutti gli oggetti sono congruenti in modo diretto
o inverso e sono legati dalle stesse re-lazioni al disegno completo.
Tale scelta è stata motivata da ovvie esi-genze di regolarità
imposte dagli obiettivi prescelti.
Lo studio delle simmetrie presenti nelle tassellazioni segue l'im-postazione
data dai cristallografi, considerata ormai ufficiale anche in
altri ambienti e conosciuta dallo stesso Escher. Le quattro operazioni
di simmetria sul piano, ovvero la rotazione, la riflessione, la
traslazio-ne e la riflessione con scorrimento o antitraslazione,
possono essere a-nalizzate attraverso il concetto matematico di
gruppo; esistono 17 gruppi spaziali bidimensionali monocromatici,
corrispondenti agli schemi distinti in cui si possono comporre
le operazioni di simme-tria.
Affinché le tassellazioni impostate generino un'appropriata
se-quenza musicale ci si trova nella necessità di isolare
ed accoppiare le singole dimensioni degli spazi grafico e musicale.
Nella relativa analisi è risultato particolarmente problematico
trattare la dimensione temporale, fondamentale nell'ascolto ma
praticamente assente in un disegno, se non per componenti soggettive;
il problema è stato risolto utilizzando animazioni al posto
dell'immagine fissa. A questo scopo è stata realizzata
una funzione di trasformazione tra coppie di tas-sellazioni che
risulta continua non solo da un punto di vista grafico ma in un
senso più strettamente matematico, e mantiene nel disegno
gene-rato in ogni punto intermedio la caratteristica di tassellazione.
Implementazione
Temper è stato sviluppato su Apple Macintosh in linguaggio
C. Le notevoli difficoltà implementative aumentate dalla
novità delle idee trattate ed una conseguente grave carenza
di letteratura hanno imposto di considerare un solo gruppo di
simmetria, anche se l'orientamento è tale da non precludere
la futura introduzione degli altri schemi. Questa scelta ha permesso
di concentrarsi sugli aspetti di generazione musica-le, considerati
prioritari perchè più originali.
Il programma comprende due unità logiche: la prima è
un'edi-tor, che permette di creare, modificare e registrare tassellazioni
ap-partenenti al gruppo spaziale p1. Utilizzando gli strumenti
e l'impo-stazione forniti dall'analisi sui gruppi di simmetria
è possibile mani-polare interattivamente le tassellazioni
in modo semplice e diretto; in-fatti si può lavorare direttamente
sulla figura, più facilmente interpre-tabile, essendo garantite
in ogni momento le condizioni necessarie alla tassellazione dalla
struttura nascosta che ingloba le operazioni di sim-metria.
La parte più importante del programma è il performer,
che vi-sualizza sequenze di tassellazioni utilizzando la funzione
di trasforma-zione già citata, generando contemporaneamente
una sequenza musi-cale sincronizzata secondo la forma dei contorni
delle figure ed alcuni parametri specificati dall'utente (velocità,
scala musicale, ecc.). In questa fase, calcolata in tempo reale,
è stato necessario porre partico-lare attenzione all'efficienza
del codice, utilizzando ad esempio un'o-riginale scomposizione
grafica delle figure, o realizzando un mec-canismo di interrupt
per garantire la sincronizzazione senza pesanti overhead, od ancora
utilizzando tecniche in aritmetica intera al po-sto di quelle
in virgola mobile, anche in situazioni in cui in un primo momento
non sembrava realizzabile, tipo rotazioni e calcolo delle di-stanze.
Per la generazione fisica del suono non ci si è serviti
dell'altopar-lante interno, considerato insufficiente, ma sono
state utilizzate flessi-bili apparecchiature esterne quali sintetizzatori
e campionatori. La co-municazione tra il computer ed il mondo
esterno è stata realizzata at-traverso una porta seriale
seguendo lo standard MIDI, ormai larga-mente diffuso, ottenendo
anche il vantaggio di minimizzare l'informa-zione musicale da
trasmettere, che viene trattata all'alto livello degli e-venti
musicali e non direttamente come segnale sonoro. D'altra parte
sono state introdotte ulteriori difficoltà dalle particolarità
dell'inter-faccia MIDI non previste dallo standard RS-232 seguito
dalla porta; si è reso quindi necessario scrivere un apposito
driver, in cui si è riusciti anche ad ottimizzare la gestione
dei buffer di I/O.
Risultati
Nelle intenzioni dell'autore questo studio vuole aprire una delle
molteplici nuove strade di espressione artistica messe a disposizione
dall'uso di un elaboratore; in questa prospettiva non è
inteso come de-finitivo, ma è pronto ad ampliarsi seguendo
le nuove idee che si pre-senteranno o quelle già in embrione.
Vorrei però sottolineare il fatto che è stato raggiunto
un punto intermedio ben definito, con dei risultati concreti e
già utilizzabili soddisfacentemente. Proprio la relativa
gra-devolezza delle esecuzioni grafico-musicali ottenibili, giustificata
da una particolare attenzione agli aspetti percettivi sia sonori
che visivi, e contrapposta alle paure iniziali di non ottenere
alcun risultato signifi-cativo, fornisce il migliore stimolo a
non abbandonare questa strada.
Se questo lavoro è giunto ad un risultato interessante
il merito non è esclusivamente dell'autore, ma anche delle
persone che hanno colla-borato con il loro interessamento ed i
numerosi consigli. In particolare vorrei segnalare che l'idea
di partenza è stata fornita dal dottor Gof-fredo Haus,
promotore dell'intero lavoro; molto importante inoltre è
stato l'aiuto tecnico e l'apporto di conoscenza provenienti dal
maestro Riccardo Sinigaglia, docente di Musica Elettronica al
Conservatorio di Milano, e dal L.I.M. - Laboratorio di Informatica
Musicale, in parti-colare nelle persone di Antonio Rodriguez e
Dante Tanzi.