Introduzione
Le strutture musicali, come quelle del pensiero, si fondano
su un procedimento di tipo intuitivo che è supportato da
conoscenze razionali acquisite tramite l'esperienza.
Il nostro tentativo è quello di comprendere i processi
che stanno alla base della creazione musicale e darne un'opportuna
rappresentazione e sintesi.
La modellazione tramite algoritmi matematici contribuisce ad una
migliore organizzazione del lavoro e ad una conoscenza più
approfondita delle tecniche di composizione musicale.
Il punto di partenza si fonda su ipotesi che vengono successivamente
sperimentate tramite l'ausilio del calcolatore.
La modellazione di un processo musicale deve perciò essere
considerata valido strumento di indagine così come la teoria
musicale, pur non pretendendo di sostituirsi ai consueti procedimenti
compositivi è considerata un ottimo strumento di studio
dei fenomeni musicali.
Per raggiungere l'obiettivo di una rappresentazione il più
completa possibile si è quindi ricercato uno strumento
che, pur adattandosi alle esigenze dello sviluppo del materiale
musicale, fosse in grado di rappresentare partiture a differenti
livelli di astrazione superando quello permesso dalla comune notazione
musicale.
L'importanza della rappresentazione tramite reti di Petri si deve
al fatto che essa possiede qualità che bene si prestano
alla descrizione di eventi musicali: essa infatti permette una
descrizione gerarchica, una descrizione temporale, la rappresentazione
di eventi deterministici o non deterministici, permette inoltre
la ripetizione di moduli ben definiti tramite l'invocazione di
reti macro, la sintesi e l'esecuzione di partiture; si tratta
inoltre di una descrizione grafica con pochi simboli e quindi
facilmente interpretabile.
L'ossatura della descrizione consiste nel distinguere un ente
chiamato oggetto musicale (MO) che può rappresentare un
gruppo di note ma ad un livello di astrazione superiore possiede
anche il significato di entità musicale generica che viene
processata e messa in relazione con gli altri MO della rete. Quando
l'oggetto musicale è costituito da note, ognuna di esse
è specificata tramite parametri necessari per la riproduzione
con un generatore di suoni MIDI. Saranno specificati: l'altezza,
la durata, l'intensità, il canale MIDI. Insieme agli oggetti
musicali sono introdotti algoritmi musicali che modificano e trasformano
gli oggetti secondo i bisogni della rappresentazione.
Un'implementazione di Reti di Petri per la rappresentazione di
partiture è stata realizzata al Laboratorio di Informatica
Musicale del Dipartimento di Scienze dell'Informazione dell'Università
Statale di Milano dal professor Goffredo Haus e dal dottor Alberto
Sametti. Si tratta di un modulo chiamato Scoresynth che è
in grado di editare ed eseguire modelli di reti di Petri per la
sintesi di partiture, esso fa parte di un progetto più
ampio denominato Stazione di Lavoro Musicale Intelligente.
L'ambiente di cui fa parte Scoresynth è composto di altri
due moduli: Scoresegmenter e Modelsynth che si pongono l'obiettivo,
assieme a Scoresynth stesso, di segmentare brani musicali e trasformarli
in reti di Petri eseguibili e manipolabili. Scopo finale dei moduli
è l'analisi, l'esecuzione e l'eventuale elaborazione di
brani musicali attraverso l'utilizzo di reti di Petri e di un
opportuno formalismo algebrico musicale associato ad esse.
Nel primo capitolo presenteremo le possibilità offerte
da alcune strutture matematiche nel campo della rappresentazione
e composizione musicale e faremo un raffronto con il tipo di rappresentazione
da noi scelta..
Nel capitolo succesivo presenteremo il tipo di reti scelte e la
loro trasformazione in reti di Petri musicali.
Il nostro proponimento è stato quello di modellare tramite
reti di Petri le fondamentali strutture musicali creando una libreria
di reti macro utilizzabili nella descrizione di una notevole gamma
di brani. Proseguendo in questo senso le reti sono naturalmente
utilizzabili anche nel campo della lavorazione di brani già
esistenti e nella composizione di partiture originali.
Una prima fase del nostro lavoro è consistita nella ricerca
e nella scelta delle strutture da rappresentare. Abbiamo individuato
tre campi di ricerca: strutture ritmiche, strutture melodiche
e strutture armoniche.
Per strutture ritmiche intendiamo tutte quelle strutture che concernono
lo svolgimento nel tempo del materiale musicale.
Per strutture melodiche intendiamo quelle che contribuiscono alla
costruzione della linea melodica, cioè di una linea orizzontale
come scale e abbellimenti.
Con strutture armoniche intendiamo tutte le strutture che comportano
contemporaneità e contribuiscono a creare l'impianto armonico
di un brano: accordi, cadenze, modulazioni e progressioni.
La seconda fase è consistita nella ricerca dei parametri
fondamentali di descrizione di ogni struttura allo scopo di rendere
una descrizione astratta ma allo stesso tempo comprensiva di tutte
le possibili rappresentazioni dell'oggetto scelto tramite un'unica
definizione.
Il passaggio finale è stato quello di rappresentare tramite
reti di Petri la descrizione individuata. Abbiamo realizzato questo
passaggio associando ad ogni parametro un algoritmo, un oggetto
musicale o un'intera rete.
Per ogni struttura sono state costruite differenti rappresentazioni
utilizzabili secondo le esigenze del modello considerato. La possibilità
di molteplici rappresentazioni per un'unica struttura musicale
è prova dall'esistenza di diversi livelli con cui è
possibile fornire la descrizione di un ente musicale tramite reti
di Petri.
All'utente è dato scegliere una sintesi di livello più
o meno elevato secondo i propri desideri o la complessità
del brano da rappresentare o comporre. L'ultima parte del nostro
lavoro presenta l'applicazione delle reti costruite alla rappresentazione
di tre brani musicali di differenti caratteristiche. La scelta
dei brani è stata fatta in base alla loro popolarità
e allo stile. In particolare il 'Preludio in Mib minore' dal primo
libro del 'Clavicembalo ben temperato' di J. S. Bach ci ha consentito
di applicare, per la sua descrizione, una grande parte delle nostre
reti e di testarne l'efficacia.
Conferme della validità di questa rappresentazione ci giungono
anche dalla descrizione degli altri brani scelti: il ragtime 'The
Entertainer' di Scott Joplin e 'Imagine' di J. Lennon.
Le rappresentazioni fornite sono seguite da discussioni che prendono
in esame le possibili varianti, l'influenza che la rappresentazione
scelta esercita sull'utilizzo delle macro costruite e viceversa.
La descrizione dei brani è realizzata secondo un procedimento
TOP-DOWN che definisce la struttura con una rete che rappresenta
il massimo dell'astrazione e reti che vanno via via specializzandosi
(reti di abbellimento e di armonia).
Un'osservazione sulla struttura della nostra tesi. Ogni capitolo
della formalizzazione contiene al termine una libreria riassuntiva
delle reti costruite in modo tale da poter essere consultata più
facilmente per la ricerca delle reti da utilizzare. Per rendere
inoltre più agevole l'uso delle reti abbiamo utilizzato
nomi espressivi per identificare i posti e le transizioni e non
più le lettere definite nel corso del capitolo per fornire
i parametri: gli algoritmi e gli oggetti musicali da inserire
saranno associati ai nuovi nomi.
Esempi di applicazione di questo principio si possono trovare
nel capitolo degli esempi musicali.